I benefici psicologici degli Interventi Assistiti con gli Animali

Spesso ci viene chiesto quali siano gli effettivi benefici che gli Interventi Assistiti con gli Animali possono apportare alle persone che necessitano di un intervento simile. Per questo in questo articolo vogliamo descrivere gli aspetti psicologici, sociali e anche neurobiologici che beneficiano del rapporto uomo-animale, per chiunque stabilisca questo tipo di relazione a prescindere dalla presenza di patologie o meno.

Esistono diverse teorie e riscontri scientifici che mostrano gli effetti positivi dell’interazione con gli animali, migliorando la salute fisica e psichica di chi vive questo rapporto.

Lo psicoterapeuta tedesco Rainer Wohlfarth, ad esempio, ritiene che l’attivazione di motivazioni implicite, che sono associate ad azioni che si accompagnano con sentimenti positivi e la soddisfazione nell’esecuzione di essi, sia alla base della riuscita degli IAA.

I pazienti spesso portano con sé delle resistenze derivanti da fallimenti passati che, grazie all’attivazione di queste motivazioni implicite, riescono a superare le proprie paure fissando una meta da raggiungere.

BENEFICI BASATI SULL’ESPERIENZA IAA

Le persone elaborano in modo diretto le informazioni che ricevono dal mondo esterno e dalle esperienze che vivono (sistema esperienziale). Il contatto con gli animali stimola questo processo aiutando le persone a provare emozioni proprio attraverso l’esperienza che si vive.

Il contatto fisico amichevole è uno dei mezzi migliori per la riduzione di stress, ansia, paura in quanto costituisce una sorta di appoggio sociale e psicologico alla persona.

Gli effetti dell’interazione tra uomo e animale sono stati documentati in base a diversi studi controllati che hanno esaminato sia il semplice contatto tra uomo e animale sia il possesso di un animale d’affezione.

BENEFICI PSICOLOGICI DEGLI IAA

Lo psichiatra Aron Katcher ha individuato 4 principi fondamentali su cui si basa la relazione uomo-animale: sicurezza, intimità, attenzione, costanza relazionale.

Abbiamo spesso parlato dell’atteggiamento non giudicante e di accettazione con il quale gli animali si pongono di fronte ad ogni tipo di persona (patologica e non). Proprio questo affetto gratuito ed incondizionato favorisce sentimenti di autostima e sicurezza di sé, stimolando l’espressione spontanea dei sentimenti e dei comportamenti delle persone con le quali viene a contatto.

Con persone che presentano dei disturbi gli animali trovano un canale preferenziale, una sorta di accesso più facile per entrare in contatto riuscendo a volte a sbloccare condizioni patologiche cronicizzate negli anni.

Grazie all’accudimento dell’animale le persone provano un senso di responsabilità che può risanare la fiducia persa in sé stessi, garantendo un’immagine valida e positiva della propria persona, del proprio valore individuale ed una maggior stabilità emotiva. Ciò permette di superare anche forme di egocentrismo, favorendo una maggiore apertura mentale ed emozionale.

L’animale spesso diventa un mediatore emozionale tra il mondo interno di una persona ed il mondo esterno, alleviando la gestione dell’ansia, della paura e della frustrazione. Questo grazie alla proiezione dei propri vissuti emotivi direttamente sull’animale che se ne fa carico e se ne prende cura.

BENEFICI SOCIALI DEGLI IAA

Spesso gli IAA portano ad un miglioramento delle capacità relazionali e di interazione sociale delle persone che ne prendono parte.

Lo zoologo inglese Peter Ronald Messent fa notare come il contatto con un animale sia in grado di favorire contatti interpersonali, offrendo l’occasione di interagire con le altre persone attraverso la conversazione o il gioco. La relazione uomo-animale, in situazioni di intenso stress, funge da tampone, ammortizzando le conflittualità e rivelandosi di straordinaria validità per l’aiuto di quei pazienti con disagi nelle relazioni sociali.

La presenza di animali sprona la spontaneità nelle persone favorendo l’interazione sociale e la conoscenza di altre persone, come se gli animali eliminassero ogni tipo di inibizione che ci frena nei processi interazionali.

Ad esempio persone aventi traumi emotivi forti, chiuse in loro stesse e restie ai legami affettivi, mostrano spesso un incremento della motivazione comunicativa fin da subito con l’animale e, tramite il  rapporto con esso, la comunicazione con gli altri esseri umani

Pazienti traumatizzati a livello emotivo e quindi chiusi in loro stessi, incapaci di interessarsi ad un essere vivente o di stabilire legami affettivi in seguito a un lutto, un abuso sessuale, uno shock emotivo oppure autistici, in seguito agli incontri con gli animali hanno mostrato un aumento della motivazione a comunicare dapprima con l’animale, a prendersi cura di lui, e in seguito, tramite l’animale, a comunicare con altri esseri umani.

BENEFICI NEUROBIOLOGICI DEGLI IAA

I benefici sopra descritti scaturiscono dalle attivazioni neurobiologiche che vengono messe in atto nel nostro cervello. Infatti, durante il contatto con l’animale, l’umore migliora riducendo di gran lunga situazioni stressogene (come anche una riabilitazione fisica post-intervento), aggressività e sensazione di dolore. Anche sintomi depressivi è dimostrato che vengono notevolmente ridotti durante il contatto diretto con un animale.  

Questo perché le interazioni uomo-animale diminuiscono la pressione arteriosa e la frequenza cardiaca e riducono il livello di cortisolo, il famoso ormone dello stress. Anche solo accarezzare il pelo di un animale provoca questi benefici neurobiologici, inducendo rilassatezza.

Insomma qualunque sia il motivo per il quale si intraprende una relazione con un animale siamo sicuri che essa gioverà al nostro benessere psico-fisico, a prescindere dalla nostra situazione emotiva e fisica di partenza.

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