Come diventare pareggiatore naturale secondo la filosofia barefoot

Cos’è un pareggiatore naturale? Di cosa si occupa? Cosa si studia per praticare questo mestiere? Nello scorso articolo abbiamo approfondito questo argomento grazie alla conoscenza di Daniele Corsi, che viaggia in lungo e in largo per la penisola per prendersi cura degli asini, e gli abbiamo chiesto di raccontarci di più del suo mestiere. 

Come si diventa pareggiatore naturale?

Come spesso accade quando la strada di una persona si incrocia con questi magnifici animali, anche per Daniele è stato l’asino a decidere il suo percorso: Daniele oggi viaggia in giro per l’Italia con un furgoncino camperizzato, raggiungendo di volta in volta i luoghi che ospitano asini che hanno bisogno delle sue cure. Potremmo definirlo un vero e proprio artigiano nomade.

Abbiamo chiesto a Daniele come si diventa pareggiatore naturale.

Il pareggiatore naturale è un mestiere di nicchia che si basa sulla filosofia Barefoot, ovvero togliere i ferri ai cavalli e lasciare le estremità delle zampe il più naturale possibile. La filosofia Barefoot è stata sviluppata e poi esportata in tutto al mondo da Jaime Jackson, ex-maniscalco di origini statunitensi, il quale a partire dagli anni ’80 si è impegnato nello studio degli zoccoli dei mustang, cavalli selvaggi americani, ricavandone un modello di come dovrebbe essere uno zoccolo senza ferro per poter funzionare biomeccanicamente come la natura l’ha progettato.

In seguito ai suoi studi, Jackson ha fondato l’associazione AANHCP (Association for Advancement Natural Horse Care Practices – Associazione per il progresso nelle cure naturali del cavallo), il cui compito principale è promuovere la cultura del Barefoot e offrire la giusta formazione a chi vuole abbracciare questa filosofia e farne un mestiere. E’ proprio presso una sede italiana dell’associazione AANHCP che Daniele si è formato inizialmente. 

Daniele Corsi e Stefano Mazzafaro

L’asino è in grado di prendere la tua vita e stravolgerla letteralmente, ed è ciò che ci si aspetta dall’asino. Quando ci entri in contatto, senti una sorta di magia che ti fa dire: sai che quasi quasi mollo tutto e comincio a rallentare un po’ e a seguire il suo passo? (D. Corsi)

Dicevamo che il pareggiatore naturale è, a tutti gli effetti, un mestiere di nicchia. Si deve studiare tanto, superare un esame e ottenere una certificazione abilitante, ma soprattutto occorre fare tanta pratica e metterci passione.

A tal proposito, Daniele ci ha raccontato un piccolo aneddoto riguardo un suo collega, Stefano Mazzafaro.

Stefano fa il pareggiatore proprio come Daniele, nelle zone del centro-sud Italia, ma non è sempre stato questo il suo mestiere. Nel momento in cui ha deciso di intraprendere il percorso che l’avrebbe poi portato a fare il pareggiatore, Stefano si informa su internet imbattendosi in Daniele al quale chiede di poterlo affiancare nel corso dei suoi interventi per poter imparare i segreti del mestiere, proprio come si faceva un tempo. E’ così che Stefano capisce di aver intrapreso la strada giusta, proseguendo poi con la formazione ufficiale presso la stessa scuola frequentata da Daniele (AANHCP).

Daniele ci ha spiegato come quest’esperienza abbia aggiunto ulteriore valore alla sua professione: la possibilità di trasmettere un mestiere manuale a qualcuno con così tanta voglia di imparare da addirittura partire da Bari e, di volta in volta, seguirlo nei posti più disparati del nord Italia, lo ha riempito di soddisfazione. Una soddisfazione che si è poi rinnovata negli ultimi tempi, grazie a quella che Daniele definisce una bellissima coincidenza: una ragazza pugliese, corsista de La Melagrana a cui Daniele fa da docente, in un momento di confronto ha raccontato a Daniele di avvalersi di un pareggiatore chiamato Stefano per i suoi asini. Quello stesso Stefano che, molti anni prima, si era offerto per passare gli attrezzi a Daniele e impararne il mestiere, ha poi completato il suo percorso di crescita riuscendo a cambiare vita, come desiderava, e a crearsi un suo giro di clienti. 

Nei prossimi articoli vi parleremo del ruolo di Daniele a La Melagrana e vi racconteremo anche un secondo aneddoto che ci ha regalato Daniele, questa volta però a proposito di… Napoleone, l’asino riconoscente! 

A presto!

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